Mario Zambarda ha fortemente voluto quest’opera insieme all’allora Assessore e poi Presidente del Comprensorio Mario Pederzolli.
Qual è stata l'idea che ha portato alla realizzazione di questa struttura?
E’ una storia abbastanza lunga e complessa che parte dagli anni ‘90, quindi più di trent’anni fa. Erano gli anni in cui c’era ancora il Comprensorio Valle dell’Adige che riuniva i territori del Comune di Trento e delle attuali Comunità della Valle dei Laghi, Rotaliana, Paganella e Valle di Cembra.
I Comuni della Valle erano 6: Terlago, Vezzano, Padergnone, Calavino, Lasino e Cavedine.
Negli anni precedenti il Comprensorio aveva acquistato un tendone per incontri e manifestazioni posizionato nel campo da calcio dietro la Chiesa di Vezzano. Era in quella struttura che si realizzavano incontri o manifestazioni che richiedevano una certa capienza di posti.
L’allora assessore del Comprensorio Valle dell’Adige Mario Pederzolli, poi diventato presidente, aveva proposto di acquisire un terreno in località Lusan a Vezzano per spostarvi il tendone e permettere una fruizione più comoda e funzionale dello spazio.
Nel frattempo ho assunto il ruolo di Assessore presso il Comprensorio Valle dell’Adige in rappresentanza della Valle dei Laghi e ho iniziato a collaborare con Mario Pederzolli anche lui assessore.
E' da questo momento che inizia a cambiare l'idea vero?
Sì infatti. La mia idea era che una struttura di valle dovesse servire prevalentemente per il periodo invernale e non per gli eventi estivi, che potevano usufruire di altri spazi in Valle e che avevano già diverse realtà associative che si attivavano. Portai avanti questa idea cercando di puntare più su una struttura fissa e con le caratteristiche di un vero e proprio teatro anziché il semplice spostamento del tendone. Ma si presentarono subito le prime difficoltà. Anzitutto quelle economiche, mancavano i fondi, e poi anche il problema di convincere tutti sulla bontà dell’iniziativa, tenendo conto del fatto che nel frattempo erano state comunque fatte alcune opere in località Lusan in vista dello spostamento del tendone.
Spiegai quindi il progetto in Provincia e l’allora assessore Grisenti si dimostrò disponibile e mi propose di attingere ad un fondo specifico per i Comprensori che ci permise di trovare i fondi necessari per partire.
A quel punto abbiamo acquisito il terreno mancante grazie alla disponibilità di Livio Bones di Vezzano e abbiamo iniziato l’iter di progettazione.
Con quale idea?
Con l’idea di costruire un cinema teatro che permettesse di realizzare spettacoli ed eventi di alto livello e al contempo che diventasse spazio e luogo per iniziative di Valle. A quel tempo l’idea era quella di puntare anche sul cinema, in quanto in zona non ce n'erano ed era ancora un’attività frequentata. Così ci facemmo consigliare dal titolare del cinema Astra, Artuso, che ci seguì poi in tutta la realizzazione. A tal proposito abbiamo acquistato una strumentazione usata, ma in buono stato, visti i costi che quel tipo di strumentazione aveva.
Da un punto di vista strutturale volevamo realizzare un teatro all’avanguardia con un palco moderno e adatto per ogni tipo di spettacoli, provvisto di foyer, galleria e bar a servizio dell’attività, oltre che degli spazi esterni. Abbiamo coinvolto un team di progettisti architetti che ci ha permesso anche di realizzare una soluzione che integrasse la parte già esistente (l’attuale magazzino in cemento sotto l’entrata principale del teatro) con la parte nuova.
Con queste idee di fondo abbiamo progettato l’opera e poi appaltata. Da lì in poi non ho più seguito la questione.
Cosa è successo in seguito lo riportiamo noi.
Finiti i lavori a metà anni 2000 per un breve periodo il teatro è stato gestito direttamente dal Comprensorio per poi passare in gestione all’allora Comune di Vezzano come capofila di tutti i comuni della Valle.
Il Comune di Vezzano ha quindi deciso per un affidamento della struttura tramite gara, che si è aggiudicata fin dal 2009 Fondazione AIDA di Verona che lo ha gestito fino al 2017, anno in cui il teatro è stato chiuso per problemi di sicurezza. In questo periodo di chiusura il teatro è stato sottoposto ad una serie di interventi di adeguamento e, a parte qualche breve esperienza di riapertura per determinati eventi gestiti direttamente dalla Comunità di Valle o in collaborazione con il Coordinamento Teatrale Trentino, non è più stato riaperto. Il COVID non ha certamente aiutato la ripresa dell’attività.
Da ottobre 2022 a febbraio 2023 è stato riaperto in forma sperimentale in collaborazione con il Coordinamento Teatrale Trentino che ha proposto una stagione teatrale e cinematografica che ha riscosso un buon interesse.
Dal febbraio 2023 ad ottobre 2023 il teatro è stato oggetto di lavori di adeguamento energetico grazie ad un contributo del PNRR e agli incentivi del GSE che hanno permesso di abbattere notevolmente i costi di gestione energetica della struttura.
Terminati i lavori, il teatro è stato riaperto definitivamente grazie ad una collaborazione fra la Comunità della Valle dei Laghi, il Coordinamento Teatrale Trentino e la neo costituita associazione culturale ArteLaghi.
© 2023 — Made by Alma Digital