Marco Rinaudo - pianoforte / Silvia Puggioni - clarinetto
Musiche di Rota, Margola, Poulenc, Honegger e Tailleferre
Entrato nell’organico orchestrale relativamente tardi, anche grazie al genio di Mozart, il clarinetto ha saputo nel corso del tempo ritagliarsi un ruolo di primo piano sia nella musica classica, sia come elemento di raccordo con altri generi, arrivando ad un protagonismo assoluto nel ‘900.
Non è un caso che ad aprire questo concerto sia un’opera del compositore milanese Nino Rota (1911-1979), noto soprattutto per la sua maestria come compositore di colonne sonore ma altrettanto attivo nella musica assoluta, senza rinunciare alle peculiarità del proprio linguaggio. La Sonata in RE composta mentre in Italia infuriava la seconda guerra mondiale, è un’oasi di serenità ed eleganza, appena velata dalla malinconia del secondo movimento. La felicità nell’invenzione melodica tradisce già la familiarità del compositore con il linguaggio del cinema, che diverrà vero e proprio manifesto espressivo nelle collaborazioni con Fellini e nel debutto a Hollywood. Ben diverso è l’approccio sobrio ed essenziale del compositore bresciano Franco Margola (1908-1992) che nei suoi tre brevi Studi da Concerto esprime una visione dello strumento più legata ad un’interiorità meditativa, salvo rivelare un’inattesa giocosità in quello finale.
Arthur Honegger (1892-1955) compone la Sonata per clarinetto (in La) nel suo prolifico periodo che fa seguito alla Prima guerra mondiale. Dal clima trasognato e al tempo stesso fortemente ritmico nei movimenti esterni, la Sonata esibisce grande maestria compositiva soprattutto nel fugato del primo movimento. Anche Germaine Tailleferre (1892-1983) dedicò ampio spazio al clarinetto, nella sua corposa produzione soprattutto di musica da camera. L’espressivo Arabesque, che appartiene alla sua piena maturità artistica, si distingue per l’estrema cantabilità, pervasa un afflato quasi improvvisativo.
A chiudere l’excursus, l’articolata Sonata di Francis Poulenc (1899-1963), tra le ultime opere del compositore, spicca per la rilevanza spesso quasi solistica data al clarinetto, valorizzato in lunghe linee melodiche e nei repentini cambi di tonalità espressive che informano in special modo il primo movimento.
Aprirà il concerto il gruppo POPS_DISCO formato da ragazzi provenienti dalle bande di Cavedine, Calavino e Vezzano. Alla fine dell'esibizione ci sarà, inoltre, la possibilità di degustare prodotti locali della Cantina Pisoni. Ingresso libero.
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